martedì 2 luglio 2013

La balla della privacy

"Pronto, parlo con Mo te lo spiego a papà?"
"Sì, sono io. Mi dica".
"Sono un'autrice tv e ho letto il suo libro e il suo blog e l'ho trovato davvero interessante".
"Grazie, lei è gentilissima".
"Guardi stiamo lavorando ad una puntata per il nostro programma proprio sui nuovi papà e ci piacerebbe intervistarla".
"Con enorme piacere".
"Veniamo da lei e le chiediamo della sua esperienza di blogger, di papà che si emoziona e di papà alle prese con i suoi figli".
"Va benissimo, sono i temi che tratto da qualche tempo per cui siamo perfettamente in linea".
"Se non le dispiace gireremmo un RVM che poi mandiamo in onda e facciamo commentare ai nostri ospiti in studio".
"Quando andrà in onda questa trasmissione?"
"Va in onda ogni giorno per cui questo che le propongo dovrebbe essere fatto anche in tempi molto stretti. Lei è disponibile anche domani?"
"Sì, va bene anche domani".
"Allora noi veniamo a casa sua, la riprendiamo nella sua cucina mentre lava i piatti, facciamo qualche inquadratura ai suoi bambini mentre giocano con lei e qualche domanda a sua moglie".
"Alt. Per questa cosa ci penso un attimo, mi consulto anche con mia moglie e le faccio sapere".
"Va benissimo, però la prego di ricontattarmi a stretto giro".

"Pronto, salve sono Mo te lo spiego a papà".
"Ha fatto presto, bravo, sono contenta".
"Senta, ho parlato con mia moglie e preferiremmo non fare questa cosa a casa con i bambini. Se fosse possibile una alternativa visto che lei deve intervistare me le sarei grato".
"Le faremo sapere!"

Ci uccidete la salute con il rispetto della privacy, ci stramazzate il bassoventre con l'importanza dei contenuti, poi quando uno vuole preservare un minimo la propria intimità, i propri bambini e magari tiene la moglie racchia che non la vuole far vedere in tv rispondete come ai colloqui di lavoro: Le faremo sapere.
Allora ditelo che volevate le telecamere a casa mia per farvi i cazzi miei.
Basta già il blog, facebook e social vari...secondo me potevamo fare anche una passeggiata al supermercato se proprio volevate un papà modello famiglia.

P.S. Per approfondimenti leggete l'articolo della mia amica Rossella Boriosi sulla 27 Ora del Corriere della Sera 
P.S.2 Con questo non significa che non andrò mai in tv o simili, ma a me questa cosa messa così mi ha fatto girare le scatole


5 commenti:

Anonimo ha detto...

E magari pretendeva pure una cenetta finale nel tuo appartamento con tua moglie che vi serviva al tavolo. Bah!

Unknown ha detto...

Quello no perché per queste cose si rivolgono ad agenzie esterne che fanno il video ed il montaggio e glielo mandano. Però hai reso l'idea.

mammapiky ha detto...

E fanno bene a girarti....

Unknown ha detto...

ma l' espressione "nuovi papà" avrebbe dovuto allarmarti!!!
Che caspita è un "nuovo" papà?
Un papà che odora di cellophane?
:)))
Me lo chiedo sempre se tutto questo ce lo meritiamo davvero!

Unknown ha detto...

In effetti non ci avevo pensato che un nuovo papà mi doveva suonare come allarme. Sicuramente sono stato un nuovo scemo.



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