
La soluzione, concordarono insieme, era di prendersi cura dei bambini.
Ma in che modo?
Scrivendo delle regole che tutti avrebbero dovuto rispettare. Fu la risposta!
Stipularono, così, un documento contenente una serie di leggi pensate per tutelare i bambini sin dalla nascita, dando vita, il 20 Novembre 1989, in una fredda mattina newyorkese, alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia.
Un po' alla volta tutti i paesi hanno firmato (anche se manca ancora qualcuno) e l'Italia lo ha fatto il 27 Maggio 1991.
Prefazione tratta dal libro "Il Signore dei colori" di Francesco Uccello (edito da L'Isola dei ragazzi), 2004, Illustrazioni di Jeanne Papa
Gli Stati che hanno firmato la Convenzione proteggono i bambini da ogni sfruttamento economico. Ogni paese stabilisce un'eta minima per cominciare a lavorare ed inoltre controlla che i ragazzi non facciano lavori pericolosi per la loro salute, illeciti, o che non gli permettano di poter frequentare la scuola dell'obbligo.
ARANCIONE: Art. 16,19,34,17 VIOLENZA

GIALLO: Art. 18,28,29 EDUCAZIONE

Inoltre si impegnano a far crescere ogni fanciullo nel miglior modo possibile, sviluppando in lui il rispetto di tutti quelli che gli sono a fianco, in uno spirito di pace e tolleranza, senza distinzione di sesso, razza o religione.
Gli Stati che hanno firmato la Convenzione si impegnano a garantire ai ragazzi il miglior stato di salute possibile. Per questo motivo si assicura a tutti i minori l'assistenza medica e le cure sanitarie necessarie per farlo stare bene. Gli Stati si impegnano anche ad intervenire lì dove ci sono situazioni di malnutrizione, perché non tutti i ragazzi hanno la possibilità di mangiare allo stesso modo. Tutti i genitori riceveranno informazioni sulla salute e sull'igiene dei ragazzi e, se sarà necessario, anche aiuti pratici.
Gli Stati che hanno firmato la Convenzione riconoscono al fanciullo il diritto di riposare, di giocare e anche di stare senza far niente. Ogni Stato propone ai suoi ragazzi delle attività di svago che favoriscano l'incontro con altri ragazzi della stessa età e la crescita e lo sviluppo secondo le sue capacità. Per giocare non bisogna essere dei geni, ma avere tanta fantasia.
Gli Stati che hanno firmato la Convenzione riconoscono che i bambini devono essere ascoltati tutte le volte che si prendono decisioni che li riguardano. Per questo motivo giudici, insegnanti, forze dell'ordine, servizi sociali e tanti altri si impegnano ad ascoltare la voce di chi è più piccolo. Gli Stati, inoltre, aiutano tutti i bambini ad esprimere le loro idee come meglio credono, senza offendere nessuno.
VIOLETTO: Art.17 MASS-MEDIA

Inoltre gli Stati sono particolarmente contenti della produzione e della diffusione di libri per ragazzi.
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