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lunedì 17 marzo 2014

La perfezione di una festa per inaugurare casa

"Papà, ma quando arrivano gli amici per la festa?"
"Tra un poco, ma non è una festa".
"Mamma ha detto che dobbiamo festeggiare la nuova casa".
"Sì, ma é un pranzo con le persone che amiamo e con cui vogliamo condividere la gioia per questa nuova casa".
"Papà allora é una festa". 
"Va bene é una festa".
"Ma ci sono pure gli animatori?"
"Assolutamente no".
"Ma io volevo il mago come alla festa di Alice".
"Bello di papà per questa nuova casa abbiamo fatto già tante magie e poi oggi facciamo solo un pranzo".
"Uffa peró".
"Mi dispiace, ma mica le cose possono essere sempre come le abbiamo in mente?"
"Ma li portano i regali?"
"Quasi sicuramente, ma saranno cose per la casa oppure per il pranzo. Secondo me arriverà del buon vino, ma non è certo un regalo per bambini".
"E a noi?"
"Voi passerete un bel pomeriggio a giocare con gli amici, ma mi raccomando che la casa é nuova nuova e quindi dovete fare attenzione a non sporcare o a far danni".

É bello vedere intorno a te amici, parenti e bambini che trascorrono felici una giornata insieme. É proprio una cosa perfetta, di quelle che si imprimono nella mente e ti lasciano il gusto del bello per sempre. 


"Papà guarda cosa é successo nella nostra stanza".
"Madonna mia, adesso mi viene un infarto. Chi é stato?"
"Lui".
"Ma se tu hai ancora in mano quella maledetta bomboletta delle ragnatele di Spider Man".

"Ma non lo so".
"Ora chi glielo dice a mamma".

Non è che volessi avere casa intatta a vita, ma almeno il primo mese. É passata una settimana soltanto e avere il soffitto pieno di ragnatele viscide che staccandosi lasciano la macchia non è proprio una cosa bella.
Il silenzio di cinque bambini per qualche minuto mi avrebbe dovuto insospettire. 
Anche oggi ho imparato che la perfezione non esiste quando hai una famiglia. Quando vuoi che le cose vadano in un modo poi ti ritrovi magari nella direzione opposta. Un grande capacità dei genitori é quella di far fronte agli imprevisti che si hanno con una certa elasticità, con una certa autocritica e direi anche con stile. 

"Amore, guarda cosa hanno combinato i bambini".
"Va be, non fa niente é più bello".

Ps In altri tempi MPS starebbe ancora gridando. Lei sí che è la perfezione. 

mercoledì 12 marzo 2014

Trasloco di casa, trasloco di emozioni.

Ed io che pensavo che l'esperienza più traumatica dell'avere una famiglia fosse avere due figli maschi con poca differenza di età a cui cambiare contemporaneamente il pannolino, dare il latte e altre cose che riguardano la cura non avevo ancora fatto un trasloco. 
A dire il vero ne avevo già fatto uno, ma senza figli è come quando con il tuo stipendio prima di averne ti senti ricco mentre dopo sei sulla soglia della povertà: certo sei felice, ma sempre sulla soglia della povertà sei. 
Noi siamo felici perché ci siamo trasferiti in una casa più grande e più bella, ma la quantità di calamite da frigo o di pastelli o di batterie ricaricabili non è neanche lontanamente simile a quella che può avere una coppia che vive insieme senza figli. 

ANTE
Tenete presente quando uno é sotto esame e fa il programma giornaliero di cosa ripetere? 
Anche noi abbiamo fatto un bel promemoria di quali pacchi fare e di come organizzare il tutto. 
Tenete presente quando uno é sotto esame e quello stesso programma giornaliero non riesce a rispettarlo dicendo che quel capitolo lo farà domani? 
Anche noi abbiamo fatto allo stesso modo e con l'avvicinarsi del giorno fatidico é salita anche l'ansia. Proprio uguale a quando devi sostenere l'esame con il professore che non fa sconti. 
Io aspettavo che per magia tutto si trasferisse negli scatoloni compresi i bambini così per qualche giorno non avrebbero dato fastidio, ma non si è avverato nulla di ciò che speravo. 

DURANTE
La casa é stata invasa da sei energumeni che trasportavano scatoloni come buste della spesa e smontavano mobili che manco i migliori operai IKEA. 
C'erano ancora da impacchettare molte cose, ma il giorno era critico. 
Ad un certo punto mia moglie MPS ha iniziato a trasportare scatoloni sulla pedana della ditta e a darmi lezioni di come mettere lo scotch ai cartoni. 
C'erano per entrambi tutte le ragioni di una separazione consensuale e così mentre la musica di Sergio Leone faceva da colonna sonora al nostro duello e mentre la polvere accompagnava palle di sterpaglia spinte dal vento come nei migliori combattimenti di Clint Eastwood ho detto: "Oggi questa casa é troppo piccola per noi due. Uno di noi dovrà lasciarla".
Il mio matrimonio é salvo, ma portare una casa sulle spalle é davvero faticoso. Come facevano un tempo le donne? Meno male che oggi c'è la parità.

EMOZIONANTE
Uno scatolo per le emozioni non l'ho fatto perché non sapevo che anche queste andavano impacchettate e trasferite.
Lasciare la casa dove i bambini sono cresciuti per sei anni, dove ci siamo amati e odiati e dove é nato il mio blog non è stata una cosa semplice, ma neanche tornare nel palazzo dei miei genitori lo è stato. 
Ognuno ha il suo appartamento sia chiaro, ma mettere in ordine le scatole in cui conservi foto, oggetti e lettere nel luogo che li ha generati é stato emozionante. Al secondo piano sono padre mentre al primo figlio. Ancora una volta emozioni contrastanti che si inseguono: da un lato la gioia di una casa con il camino, piena di luce e vicina ai nonni, dall'altro un luogo da cui mi sono sempre voluto allontanare. In due rampe di scale mi passa una vita davanti e lo scatolone dei ricordi é pesante da portare. Fortunatamente MPS, dopo il duello, é tornata, così sarà più facile portare la casa sulle spalle. Come fanno quelle persone che non si lasciano aiutare?  Meno male che c'è l'amore. 

P.S. Ho visto DA1 asciugarsi il viso davanti al lungo termosifone verticale nel salotto come se fosse un aeratore dei bagni pubblici.  Chiedo aiuto o aspetto che passi? 


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