lunedì 4 luglio 2011

Mo ti spiego a papà perchè ci sono le curve

La casa dei miei genitori dista qualche km dalla nostra e in genere impieghiamo il tempo di una canzoncina per arrivare.

La preparazione a questo viaggio però non è cosa facile: Se in macchina ci sono i sediolini per i bambini è come farli sedere su sedie della tortura; se invece non ci sono e li devo montare finisce che perdiamo 20 min abbondanti per riuscire a capire i grafici del libretto di istruzione scritti per soli laureati in ingegneria.

Spesso DA1 e DA2 finiscono per stare seduti su una delle due gambe di MPS che dallo specchietto retrovisore vedo dolorante per i continui calci.

Nonostante vada piano mi capita di accentuare alcuni movimenti dell’auto per farli rendere conto che è il caso di stare nei propri sediolini con le cinture.

Durante uno di questi movimenti DA1, stufo di fare testa contro vetro, mi dice lamentandosi: “Papà, non possiamo andare sempre dritto? Uffa perché ci sono le curve?”

Bella domanda. Così nei tre minuti prima di arrivare a casa dei nonni ho risposto: “ Tanto, ma tanto tempo fa avevano provato a fare le strade sempre dritte, ma poi la gente non arrivava mai dove doveva andare e così, come il giovane gambero, qualcuno decise che era il caso di inserire una variante che chiamarono curva.”(per chi non conosce la storia del giovane gambero suggerisco di leggerla dal libro Favole al telefono di G.Rodari)

DA1 mi disse che avrebbero potuto fare un ponte dritto dritto da casa nostra a quella dei nonni per non mettere delle curve ed io aggiunsi: “ Bello di papà le curve sono dappertutto e sono importanti altrimenti non potremmo sapere tante cose ed esplorare i luoghi che più ci piacciono”

“Ma papà che ci fanno sapere le curve?” disse incuriosito il bambino dei mille perché.

Pronto a sfidarlo risposi: “Se vai dal dottore ti dirà che c’è una curva glicemica da rispettare; se vai allo stadio la curva ti dirà che lì troverai i tifosi più tifosi, se vai dal tabaccaio per giocare al lotto e chiedi informazioni sulla teoria delle probabilità ti spiegherà di certo la curva di Gauss, se vai in Borsa o in Banca ti spiegheranno la curva dei rendimenti (la loro e non certo la tua), se parli con Tremonti ti dirà di aver letto da qualche parte della curva di Phillips, se parli con un geologo ti dirà della curva ipsografica e se vai a Monza ti narreranno le leggende della curva parabolica”

DA1 sfinito ha avuto però la prontezza di chiedermi ancora: “Ma papà a te le curve dove ti hanno portato?”

“Bello di papà ci sono delle curve che ti portano un mare di guai, ma quelle che ha tua mamma sono bellissime e conviene rigare dritto. Prima o poi troverai anche tu delle curve che ti piaceranno tanto e allora ti divertirai."


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