lunedì 30 luglio 2012

I² - Interviste Impossibili: Torcia Umana

"No senti, già fa un caldo bestiale per cui se proprio ci tieni a parlare con me troviamo una soluzione".
"Hai ragione, ma non ci posso fare niente. Ho da poco finito di risolvere una questione scottante e sono ancora accaldato".
"Davvero un simpaticone, ma chi ti ha mandato?"
"Mio cognato Mr. Fantastic. Ha detto che è stato benissimo qui da te e che i tuoi figli sono davvero simpatici".
"Ringrazialo quando lo vedi. Comunque come mai sei qui, come posso aiutarti?"
"Senti ho un problema. Tu lo sai che a me piacciono le donne, che ardo di passione".
"Ma parli proprio così o lo fai di proposito?"
"Che cosa scusa?"
"Niente, niente continua".
"Dicevo, ormai ho questa fama di eterno Peter Pan e le donne si tengono alla larga perché vogliono un uomo serio che le sostenga, uno di cui potersi fidare, uno che sappia stare con i bambini e che le ami per tutta la vita, insomma uno come te".
"Ah ah ah ah, ma veramente fai?".
"Si, dai aiutami dimmi come posso fare per convincere la donna che amo che sono cambiato. Voglio anche io una famiglia come la tua".
"Ma tu sei sicuro che non ti sei bruciato qualche neurone con tutto sto calore?"
"No, sono sicuro perché non vedo l'ora di poterla avvolgere con il calore del mio amore".
"Ma tu gliele hai dette le tue intenzioni?"
"Certamente. L'ho portata a Parigi e nella chiesa di Notre Dame, con un anello, le ho chiesto di sposarmi".
"Grande, davvero una bella iniziativa".
"Si, pensa che non ho neanche esteso la cosa ai giornalisti. E' stato tutto fatto in gran segreto proprio per mostrarle le mie intenzioni".
"E poi?"
"Poi mi ha mollato, come prova, per qualche giorno dalla sorella che ha tre figli maschi e lì è stato un successone perché li ho fatti divertire".
"Benissimo, ma allora qual è il problema?"
"E' che non riesce a stare a letto con me".
"E come mai?"
"Dice che fa troppo caldo e quando mi avvicino per fare l'amore si scotta".
"E mettiti un pigiama coibentato, no?".
"Wààà grande non ci avevo pensato. Ma sei davvero forte. Senti posso restare un po' a giocare con i tuoi figli? Posso fare il gioco che nascondo una cosa e loro la devono cercare ed io dico acqua, acqua, fuoco, fuoco, fuocherello, fuochissimo..."
"Senti, non te la prendere a male, ma fa caldo e loro sono già in ebollizione per cui manchi solo tu ad accendere l'atmosfera".
"Ti ringrazio. E' sempre bello confrontarsi, avere la sensazione di non essere il solo al mondo ad avere dei problemi e soprattutto ricevere il calore delle persone come te". 
"Ma dai non ho fatto niente".
"Si, hai acceso in me una speranza".
"Sappi però che tra moglie, bambini e dinamiche collaterali capita di scottarsi".
"Ma io sono abituato".
"Non fare il buffone senti a me che dopo anni mi brucia ancora il fronte*".


* Bruciare il fronte è una espressione che indica la condizione in cui una persona si trova quando affronta una situazione difficile e complicata la cui soluzione necessita di gran dispendio di energia.

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