“Indovina indovinello chi è venuto senza ombrello?”
“Scusi ma chi è?”
“Sono l’Enigmista apra per favore”.
“Entri che piove e si bagna tutto. Mi avevano detto che sarebbe arrivato”.
“Per favore ho bisogno del suo aiuto”.
“Che cosa posso fare per lei”.
“Ho un problema con mio figlio”.
“Si, ma non ha capito, il problema è molto personale”.
“Tranquillo anche io dicevo così e avevo paura di dirlo agli altri”.
“In effetti è una questione delicata e un po’ mi vergogno”.
“Anche io all’inizio avevo vergogna perché pensavo che fossi l’unico al mondo a vivere questo disagio”.
“Ma davvero, pure lei?”
“Si, pure io per cui si senta tranquillo di parlare liberamente”.
“Ogni notte ci penso e questo enigma non mi fa dormire”.
“La capisco pure io ho passato notti insonni pensando che non avrei trovato soluzione”.
“E alla fine l’ha trovata?”
“Lei mi insegna che un enigma contiene in se sempre una soluzione”.
“In effetti è vero, ma il problema è che questa volta l’enigma non l’ho creato io”.
“Ma lei ha tutte le capacità per risolverlo”.
“E che devo fare?”
“Io ho trovato la verità a caro prezzo, ma è un processo che si deve affrontare. La conoscenza implica in sé una sofferenza”.
“Ho proprio paura di scoprire la verità”.
“Fino a quando non lo farà non riuscirà a stare tranquillo e le sue notti saranno sempre insonni”.
“Non ce la faccio più a non dormire”.
“Mi scusi ma chi è che le ha fatto questo?”
“Mia moglie”.
“E come?”
“Con quelle paroline che solo le donne sanno usare al momento opportuno minando la tua autostima”.
“Lo so caro mio è uno dei modi di essere donna”.
“Il problema è che il suo enigma non mina soltanto la mia autostima, ma anche il mio essere papà”.
“Scusa ma cosa ti ha detto di così enigmatico e che ti da preoccupazione”.
“Mi ha detto: «Ricorda che Mater semper certa, pater nunquam»”.
“Allora mi sa che ti conviene chiedere a Bruce Wayne (alias Batman)”.
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