"Papà lo sai che adesso faccio il portiere?"
"Di un palazzo?"
"No, a calcetto. Ora gioco in porta".
LA MORTE NEL CUORE
"Bravo a papà e ti piace?"
"Sì, devi vedere, faccio delle scivolate grandissime".
Ho visto giocare a calcio mio figlio ed è veramente scarso. Non è arte sua ne in avanti ne in porta.
Qualcuno dirà che è piccolo, ma allora il biondino con il caschetto che gioca con lui e scarta mezza squadra? E il longilineo che a sei anni ha il fiuto del goal come il vecchio Inzaghi?
Vi dico queste cose con le lacrime agli occhi: non è portato.
E poi si distrae, gioca con il palo della porta, scava buche nel terreno e scivola anche quando non è necessario.
Ho paura che abbia scelto di andare in porta perché ha capito che in avanti non riesce a giocare, ho paura che le battute dei compagni o dei genitori lo feriscano, ho paura che non esca mai dai quei pali perché li sente come un rifugio e non un luogo da proteggere dagli avversari.
The Queen Father, papà blogger, in un tweet ha scritto : Esultate sempre per le piccole vittorie dei vostri figli, perché non debbano crescere col sospetto di non essere eccezionali. Io questo sospetto non voglio darglielo perché già basta il mondo a dirgli che non è eccezionale. Ho esultato ogni volta che non ha parato, ogni volta che ha solo sfiorato la palla, l'ho motivato e osannato perché quella fetta di mondo che rappresento per lui gli dicesse che è un bambino eccezionale.
Ho visto nuotare in piscina mio figlio ed è veramente un pesce. Ha un fiato da apneista e si muove come se l'acqua fosse il suo elemento naturale. Tocca il fondo, fa le capriole, si tuffa e solo con le gambe nuota non so più neanche quante vasche. I suoi allenatori hanno detto che per la sua età è molto forte. Quando lo vedo immergersi trattengo il fiato fino a che non riemerge e quella sua naturalezza mi spaventa, ma poi lo vedo contento come se in ogni tuffo andasse a scoprire una nuova città sommersa. Ho esultato per la sua prima gara o quando è arrivato secondo, l'ho motivato a continuare perché in alcuni momenti ci si avvilisce come quando va a finire l'acqua negli occhi.
Il problema?
"Papà, ma io non voglio andare in piscina. Voglio solo giocare a calcio".
E ora che si fa?
"Di un palazzo?"
"No, a calcetto. Ora gioco in porta".
LA MORTE NEL CUORE
"Bravo a papà e ti piace?"
"Sì, devi vedere, faccio delle scivolate grandissime".
Ho visto giocare a calcio mio figlio ed è veramente scarso. Non è arte sua ne in avanti ne in porta.
Qualcuno dirà che è piccolo, ma allora il biondino con il caschetto che gioca con lui e scarta mezza squadra? E il longilineo che a sei anni ha il fiuto del goal come il vecchio Inzaghi?
Vi dico queste cose con le lacrime agli occhi: non è portato.
E poi si distrae, gioca con il palo della porta, scava buche nel terreno e scivola anche quando non è necessario.
Ho paura che abbia scelto di andare in porta perché ha capito che in avanti non riesce a giocare, ho paura che le battute dei compagni o dei genitori lo feriscano, ho paura che non esca mai dai quei pali perché li sente come un rifugio e non un luogo da proteggere dagli avversari.
The Queen Father, papà blogger, in un tweet ha scritto : Esultate sempre per le piccole vittorie dei vostri figli, perché non debbano crescere col sospetto di non essere eccezionali. Io questo sospetto non voglio darglielo perché già basta il mondo a dirgli che non è eccezionale. Ho esultato ogni volta che non ha parato, ogni volta che ha solo sfiorato la palla, l'ho motivato e osannato perché quella fetta di mondo che rappresento per lui gli dicesse che è un bambino eccezionale.
Ho visto nuotare in piscina mio figlio ed è veramente un pesce. Ha un fiato da apneista e si muove come se l'acqua fosse il suo elemento naturale. Tocca il fondo, fa le capriole, si tuffa e solo con le gambe nuota non so più neanche quante vasche. I suoi allenatori hanno detto che per la sua età è molto forte. Quando lo vedo immergersi trattengo il fiato fino a che non riemerge e quella sua naturalezza mi spaventa, ma poi lo vedo contento come se in ogni tuffo andasse a scoprire una nuova città sommersa. Ho esultato per la sua prima gara o quando è arrivato secondo, l'ho motivato a continuare perché in alcuni momenti ci si avvilisce come quando va a finire l'acqua negli occhi.
Il problema?
"Papà, ma io non voglio andare in piscina. Voglio solo giocare a calcio".
E ora che si fa?
8 commenti:
Si gioca a calcio, magari a lui piace proprio perché e' una sfida. Ti racconto una cosa: mio nipote e' negato per il calcio ed anche lui fa il portiere, considera che mentre giocano, spesso esce dai pali per andare a chiacchierare con la gente vicino alla rete...eppure non dirgli di cambiare sport che non se ne parla!
Che poi detta così, sembra che chi fa il portiere non sa giocare mentre invece e' il ruolo più difficile.
Dialogo immaginario fra me (se fossi te) e tuo figlio:
" allora a papà, dato che sei molto portato per lo sport, farai calcio, ma una volta a settimana anche nuoto"
"Ma perché papà?! Io voglio fare solo calcio!"
" amore mio, il calcio lo fai perché sei molto bravo a farlo, il nuoto lo fai perché fa molto bene alla schiena e ti rinforza le braccia per fare delle ottime parate in porta e le gambe per saltare quando devi prendere la palla all'incrocio dei pali!"
E comunque a me, i bambini che fin da piccoli sono talentuosi a giocare a calcio, mi sono sempre stati antipatici. Tuo figlio è fichissimo!
il nuoto è un pò noioso. lo so eprchè ne ho fatto tanto (anche se non si direbbe). magari quello che non gli piace di questo sport è la dimensione solitaria, mentre negli sport di squadra ci si sente parte di qualcosa. o fai come ha detto guendalina e glieli fai fare tutti e due, oppure cerchi di trovare una dimensione-gruppo anche nel nuoto: a quell'età essere un team è quello che ci vuole.
... bhe il mio dice che vuole giocare a golf.... comunque è piccolo, il tempo è suo alleato. Oggi che si diverta!
A mia figlia piace cantare ed e' stonata. Piace ballare ma, almeno per adesso, e' sgraziata. Sostiene di essere brava a disegnare ma non vedo un grande talento, seppur immaturo. Io - che da piccolo andavo a porta pensando che almeno li potessi essere utile (e ancora lo faccio) - non ho ancora capito cosa mia figlia sia in grado di fare e quale talento abbia ma credo che sia opportuno farla provare, esplorare e tentare strade diverse. Io semplicemente so di doverla incoraggiare, rassicurare e soprattutto amarla per quello che è...
e pallanuoto? il calcio in acqua non sarebbe una brutta idea….
e pallanuoto? il calcio in acqua non sarebbe una brutta idea….
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