"Ma che dici".
"Sì, sei gonfio".
"Ma guarda che sono stato a Milano solo tre giorni e
non ho neanche mangiato tanto".
"Hai le dita grandi e sei tutto rosso".
"É il maledetto calore che fa a Milano".
"Ma se lì fa freddo".
"Per strada sicuramente, ma appena entri in un
ufficio, in metro, in un bar allora si spalancano i tropici. Fa un caldo
boia".
"Papà, ma non si può abbassare la temperatura?"
"Me lo sono chiesto anche io. Basterebbero uno o due gradi in meno per risparmiare tanti di quei soldi che le Milaniste potrebbero fare una campagna acquisti di tutto rispetto".
"Perciò non vincono mai".
"Lasciamo stare che non è questa la questione".
"Ma tu non potevi spegnerli i termosifoni?"
"E' un altro mistero questo. Non si può fare perché c'è un unico signore per tutta Milano che governa la rotellina con i gradi del calore ed è inavvicinabile. Nessuno lo conosce bene, ma esiste".
"Papà, ma tu ti spogliavi?"
"Beh uno cerca di vestirsi a cipolla come si dice tecnicamente, ma il problema è che a volte le lacrime ti vengono perché ti accorgi di sudare in Febbraio pur non stando a Sharm".
"Allora non si può fare niente?"
"Io ho mandato una mail a Greenpeace così quelli con
i gommoni speronano gli uffici al grido di: Abbasso il calore".
"Ma mica a Milano c'è il mare?"
"Se continuano così scioglieranno anche i ghiacciai
e allora dalle guglie del Duomo si faranno certi tuffi".
"Papà però un po' chiattone sei".
"Mi mancava il calore di casa".
P.S: Oggi a Napoli fa un caldo esagerato, ma é naturale e
non inquina.
1 commento:
Bravo!
Mica solo a Milano poi è così. Sempre più spesso -ancge qui a Montpellier- al chiuso d'inverno si muore di caldo e d'estate di freddo.
Va mica bene
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