sabato 29 dicembre 2012

Stracotto di polpo al Piedirosso e Guarnaccia con passata di lenticchie


Su Style.it una nuova ricetta di Pasquale Palamaro per l'ultimo dell'anno. 
E se andate a casa di amici e dovete portare qualcosa, 
è perfetta per essere preparata in anticipo.





venerdì 28 dicembre 2012

Mo te lo spiego a papà come ti riLEGO il Natale

"Papà però Babbo Natale è venuto a scuola nostra l'altro giorno".
"Si però oggi è la vigilia e a casa nostra viene domani".
"Ma io li voglio oggi".
"E devi aspettare domani".
"Ma io voglio Babbo Natale".
"Fattene una ragione. I regali li troverai domani mattina quando ti sveglierai".
"E nooooooooooo".
Tutta la vigilia l'abbiamo trascorsa ad ascoltare frasi lamentose del tipo "Ma quando viene domani?". A Natale dobbiamo essere tutti più buoni però ci è mancato poco che per cazzimma (per dispetto) non gli abbia detto che Babbo Natale non esiste e che i regali li compriamo noi. Poi però ho pensato che avrebbe avuto un trauma e allora ho optato per una letterina di rettifica da inviare al papà più famoso del polo Nord nel caso in cui non avesse smesso di fare i capricci.

"Papà vogliamo vedere se è venuto Babbo Natale?"
"Ma sono le 7:15 e ci siamo addormentati alle 2:30".
"Però ora è mattina".
"Va bene, però vedi prima se ha mangiato i biscotti con il latte che gli abbiamo lasciato".
"Papàààà, siiiiiii ha mangiato tutto tutto e ci sono pure i regali".
"E che cosa vi ha portato?"
"I LEGO".
"Noooooooo".
La mattina di Natale dalle ore 8:00 alle 13:30 l'ho trascorsa costruendo LEGO. DA1 ha ricevuto un idrovolante, un gommone e un camion dei pompieri, mentre DA2 una jeep e un elicottero per catturare i dinosauri.
Logicamente costruire è una cosa da papà e così mi sono approcciato ai tomi delle istruzioni come se dovessi studiare per sostenere un esame all'università.
Ho seguito di pari passo ogni passaggio e non ho avuto problemi, ma ora l'elicottero sta a Capodichino in un hangar dell'aeroporto, il gommone dei pompieri a Mergellina, per la jeep e il camion sono in attesa dell'assicurazione e il dinosauro lo stiamo ammaestrando perché ci ha contattati il National Geographic Channel.

"Grazie Babbo Natale, siamo proprio contenti dei regali che ci hai portato".
"Si papà proprio come li volevo io".
"Proprio bravo Babbo Natale, solo che però insieme con i regali ci ha portato anche il virus dell'influenza".
"Va bè papà però non fa niente così possiamo restare tutto il tempo a casa a smontare e rimontare i LEGO".
"Waaa bellissimo, grazie Babbo Natale che ci hai reLEGOati a casa".

lunedì 24 dicembre 2012

Eliche alle olive nere con baccalà, pomodorini e cavolfiore verde

Una ricetta giusta giusta per la vigilia o per il giorno di Natale
Tanti auguri a tutti da Mo te lo cucino a papà insieme con Pasquale Palamaro 


ELICHE ALLE OLIVE NERE CON BACCALÀ, POMODORINI E CAVOLFIORE VERDE




giovedì 20 dicembre 2012

Un giorno da Babbo Natale

Oggi per la prima volta mi sono travestito da Babbo Natale per fare una sorpresa a scuola di DA1 e DA2

"E poi viene un giorno in cui ti trasformi da papà a Papà Natale"... continua


mercoledì 19 dicembre 2012

Mo te lo spiego a papà la profezia Maya

EPISODIO 1

"Bambini lo sapete che Venerdì 21 è l'ultimo giorno di scuola, dopodiché non si va per una quindicina di giorni e si ritorna direttamente dopo la Befana?"
"Waaa papà e stiamo sempre a casa?"
"No, ogni tanto usciamo pure".
"E dove andiamo?"
"Io e mamma a lavorare".
"E noi?".
"Voi restate a casa".
"Solo noi?"
"Si e vi dovete pure cucinare".
"Ma io non voglio stare a casa".
"Lo so, ma a scuola non si può andare".
"E posso andare a casa di Francesco?"
"Qualche volta si, ma anche i suoi genitori lavorano".
"Allora andiamo dai nonni".
"Ma i nonni in queste feste vanno da zio Emigrato a Londra".
"Pure io voglio andare a Londra".
"Non è possibile amore mio perché i nonni restano un sacco di giorni e se succede che poi vuoi a mamma o a papà noi non possiamo venire".
"Allora restiamo a casa?"
"Si, voi giocate tutto il giorno, poi quando noi torniamo la sera mangiamo quello che avete cucinato e poi andiamo a dormire".
"Io voglio venire a lavorare con te".
"Guarda che a casa potete vedere tutta la tv che volete, potete spargere i giochi senza mai raccoglierli e potete mangiare tutte le merendine che desiderate".
"Ma io voglio stare con te".
Fonte: Web
"Pure io vorrei stare con te, ma papà non ha le ferie come gli insegnanti".
"Allora vado con mamma".
"Il capo di mamma è allergico ai bambini e se ne vede uno da lontano comincia a sternutire".
"Uffaaaa, ma io non voglio stare a casa tutto il tempo".
"E daiii, mica sarà la fine del mondo?"

EPISODIO 2

"Bambini forse Venerdì 21 accadrà una cosa davvero strana".
"Che cosa?"
"Che da un momento all'altro sulla terra non ci sarà più nessuno e anche la terra scomparirà".
"Pure la casa del nonno?"
"Tutte le case".
"E poi le persone dove vanno?"
"Pure le persone scompaiono".
"E che facciamo solo noi?"
"Veramente pure noi non ci saremo più".
"E andiamo da zio Sandro a Londra?"
"No, ti ho detto che tutti scompaiono".
"Si, ma dove vanno?"
"Non lo so, poi vediamo".
"Io voglio andare dove vanno tutti quanti perché poi che faccio solo io".
"Tranquillo che se dovesse accadere ci andiamo tutti".
"Papà, mi posso portare un gioco?"
"Amore, ma mica è come tutte le mattine che ti porti un giochino nello zaino di scuola?"
"Ma tu vieni?"
"Si, andiamo tutti insieme, pure la mamma".
"E non devi lavorare?"
"Quel giorno mi sa che nessuno lavorerà".
"Tu dici sempre che devi lavorare".
"Si, ma se scompaiono tutte le cose non c'è necessità di farlo".
"Allora fai scomparire tutti, così ora che non andiamo a scuola puoi stare con noi e non restiamo da soli a casa".
"Mi sembra una bella idea".

FINALE
Secondo me pure i Maya tenevano il problema delle feste di Natale e così si sono inventati il fatto che il 21 Dicembre tutti scompaiono per non andare a lavorare e restare con i figli.
In ogni caso è la fine del mondo.

lunedì 17 dicembre 2012

Mo te lo spiego a papà cosa mi ha detto Babbo Natale


“Bambini spegnete la tv che scendiamo”.
“Papà, aspè. Guarda io ho ordinato quello là a Babbo Natale”.

“Ma può essere mai che a Babbo Natale si fa un ordine. Te l’ho pure spiegato che si scrive una letterina in modo che lui possa sapere su per giù cosa ti piace. Guarda che Babbo Natale vede pure come ti sei comportato con mamma e papà, vede se sei stato generoso con i tuoi compagni e se a scuola ti sei impegnato. Ma dove sta scritto che tu ordini una cosa e lui te la porta? Pensi che Babbo Natale sia una miniera da cui attingere qualsiasi cosa? Ci vorrebbe proprio che il giorno di Natale lui lasciasse una letterina di risposta in cui c’è scritto che non ti sei comportato proprio bene, che sei stato presuntuoso e che hai fatto un sacco di capricci per cui questo giro resti senza regali. Ci vorrebbe proprio, così l’anno prossimo ti faccio vedere come fai il bravo”.

Fonte Web 
“Papà, papà, ma che stai pensando?”
“A una cosa che volevo dirti”.
“E che cosa?”
“Niente, ad una cosa che mi ha detto Babbo Natale”.
“Perché tu hai parlato con lui?”
“Tutti i genitori parlano con Babbo Natale”.
“E che ti ha detto?”

“Caro papà e cara mamma, lo so che il periodo non è proprio facile e so che succedono tante cose brutte. In questi giorni poi alcuni fatti tragici che hanno coinvolto i bambini sembrano quasi che abbiano fatto perdere la magia al Natale. Per ovviare a questo occorre che ognuno di voi non perda un attimo per abbracciare i propri figli perché anche se vi hanno fatto arrabbiare o non si sono comportati come volevate, ricordate che sono bambini e tutti i bambini fanno i capricci. A volte usano frasi fuori luogo o fanno cose che vorreste punirli per un mese, ma a loro serve chi continua, senza stancarsi, a ricordargli le regole e la buona educazione. Hanno bisogno di un abbraccio anche quando stanno per terra a sbattersi come bestie al macello e di chi li sprona ad usare il cervellino leggendo, osservando e studiando. Non vi preoccupate per me se qualcuno di loro prova a sminuire il tutto come se fossi un carrello di Amazon. Io sono Babbo, Babbo per tutti e in quanto tale li amo incondizionatamente, anche se a volte non mi fanno trovare manco un biscotto sotto l’albero. Se mi facessi prendere dalla collera oggi sarei quasi disoccupato, ma non ce lo possiamo permettere perché i bambini hanno bisogno di abbracci continui che aiutino a farli crescere forti. Io in questi giorni ne dispenso molti, ma per il resto dell’anno mi affido a voi. Chi compra i regali ai compleanni o per una promozione o per un occasione speciale? Chi torna a casa con una sorpresa da farli restare a bocca aperta? Chi sceglie i giochi più idonei ai loro gusti e allo sviluppo delle loro capacità personali? Chi se non voi. I veri Babbi siete voi, ma non è una offesa né vi prendo in giro. A qualcuno mancherà la barba, qualcun altro la pancia già ce l’ha, ma un ordine ricevuto da un bambino non potrà mai essere come l’ordine di un adulto che ti fa del male. Andate e non scocciate voi che potete prendere ordini”.

“Papà, alloraaaa, ma che ti ha detto Babbo Natale?”
“Ha ordinato dei biscotti sotto l’albero”.
“Siiiiiiiii, mettiamoli”.
“Ma non ora. Li mettiamo la sera della vigilia di Natale”.
“Si signore! Agli ordini signore!”
PARACULO 

domenica 16 dicembre 2012

Mo te lo cucino a papà: Pizza di scarole e mosto di vino cotto alla napoletana


«Pasquale caro questa settimana vorrei una cosa che sa di Natale, ma che non devo mangiare necessariamente seduto ad una tavola imbandita di rosso».
«Dolce o salata?»
«Salata. Una cosa che contiene un ingrediente di stagione e magari che sia tipica napoletana, però che magari si faccia anche da altre parti. Uffaaa non lo so».



mercoledì 12 dicembre 2012

Riflessioni infantili pre-elettorali

"Papà, la maestra ha detto che è importante studiare...".
"Si, si perché studiando si imparano un sacco di cose che quando diventerai grande ti serviranno per il tuo lavoro".

"Papà, la maestra dice che tutti devono pagare le tasse..."
"Certo, così possiamo usufruire di tutti i servizi che offre lo Stato come la Scuola e la Sanità".

"Papà, la maestra ha detto che è importante votare perché..."
"...perché in questo modo si è rappresentati. Ci sarà qualcuno che viene eletto e che andando al Parlamento lavorerà per gli interessi di tutti noi".

"Papà, la maestra ci ha detto che bisogna denunciare le illegalità".
"Si perché in questo modo si rende il paese più civile e non bisogna avere paura di farlo perché c'è sempre lo Stato che ci protegge".

"Papà, ma perché la maestra ha detto che gli articoli della Costituzione sono le nostre fondamenta".
"Ha proprio ragione perché ci garantiscono un paese democratico, ricordandoci i diritti e i doveri di ciascun cittadino indipendentemente da quanti soldi e conoscenze ha, di chi è figlio, di che colore è la sua pelle e da dove proviene".
"Papà, ma dove è nata la Costituzione?"
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."
(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955[1])

"Papà, ma perché la maestra ci dice tutte queste cose?"
"Boooooooooo".


domenica 9 dicembre 2012

C'era una volta il Sabato

"Papà ho fatto un brutto sogno, posso stare un po' nel letto con voi?"
"Va bene però solo un poco".
Alle 04:15 mi sveglio e, senza nessun tipo di riscaldamento, sollevo 25 kg in un solo colpo per riportare DA1 nel suo letto.

"Mamma ho freddo, posso stare vicino a te un poco?"
"Ma è una staffetta? Vi battete anche il cinque nel corridoio mentre uno va e l'altro viene?"
"Abbracciami ho tanto freddo".
"Vieni qui dai che ti riscaldo io".
Alle 07:30 mi sveglio col braccio bagnato per la pipì di DA2 e penso che sarà un lungo Sabato.

"Io voglio le patatine con la sorpresa".
"Prima mangiamo e poi ora che andiamo al centro commerciale a fare la spesa le compriamo".
Alle 16:00 tutti i clienti del supermercato si fermano ad ascoltare le grida di DA2 che ha deciso che vuole due cose.
Le urla sono strazianti e la figura di merda pure, ma avevamo pattuito una sola cosa buona visto che durante la mattinata ne avevano già ricevuta una. E poi DA2 ci prova sempre in tutti i modi ad alzare la posta.
Mentre cercavo di affermare l'autorevolezza vedevo facce disgustate di persone che per poco non chiamavano i Servizi Sociali. Per difendermi dalle occhiatacce dei genitori mi ripetevo la frase: "Tanto prima o poi pure tuo figlio si trasformerà come in un esorcismo".
Ho anche provato a dire: " Esci da questo corpo", ma non ha funzionato.
Solo alle 18:00 si è avuta una tregua. Si una tregua perché il capriccio è sempre dietro l'angolo e più sei debole, più c'è il rischio che compaia. Un po' come il fatto che si dice delle persone che vengono possedute.

"Vogliamo andare a casa di qualcuno?"
Anche io papà non voglio andare a casa. Andiamo da qualche parte'?"
"Bambini, ma fa freddo e poi chi volete che ci inviti. Siamo quattro e pure fastidiosi".
Torniamo a casa con la promessa di un bagnetto caldo dopo aver fatto un paio di soste in qualche negozio, tanto per far vedere che siamo stati da qualche parte.

Dopo la schiuma, i giochi, gli schizzi ovunque e un quarto d'ora a cercare di farli uscire dall'acqua sono finalmente le 20:00.
DA1 sul letto si posiziona come ai blocchi di partenza per una finale Olimpica dei 100 mt dorso.
Lo stacco dal bordo è perentorio e l'atterraggio inevitabilmente è sulla fronte di DA2 che nello scontro si ferisce la lingua. Risultato: Ghiaccio sulla bocca e sulla testa + cazziatone a  DA1 che dopo 30 minuti di pianto, per quello che ha fatto, mostra la sua testa col bernoccolo. Risultato:Altro ghiaccio.

Ore 21:00 Finalmente dormono e finalmente Divano.

"Amore ti ricordi quando il Sabato ci svegliavamo alle 19:00 e poi uscivamo con la moto?"
"Mamma mia che bello!"
"Ma quanto tempo è passato?"
"5 anni. No 50, ma solo 5 anni".
"Ma che ora è?"
"Le 21:15".
"Vuoi uscire con la moto?"
"No, è che mi sembra mezzanotte".
"Non ti preoccupare, è il divano che fa questo effetto".
"Maledetto divano dei ricordi". 

Mo te lo cucino a papà: Risotto con astice, melanzane affumicate e bucce in agrodolce

Questa settimana ci sono i nonni a pranzo che hanno fatto esplicita richiesta di un risotto
La nuova ricetta di Pasquale Palamaro in Mo te lo cucino a papà


venerdì 7 dicembre 2012

Mo te lo spiego a papà chi è Brad Pitt

Avete presente quello che fa la pubblicità di Chanel n°5
Bene. E' venuto a casa mia per un problemino da risolvere.
Volete sapere quale?


Foto: da Style.it 

martedì 4 dicembre 2012

Mo te lo spiego a papà WOW

"Bambini datemi la mano che attraversiamo la strada"
"Guarda papààà, il pane a terraaaa".
"WOW papà, ma guarda quante carte, e poi c'è pure un bicchiere di plastica".
"Ma sono proprio scemi questi".
"Io penso che sono pazzi che vogliono fare la città come una discarica".

"Venite qui, lasciate in pace la mamma. Vi faccio vedere una magia".
"Fammi vedere!".
"Adesso faccio scomparire questa pallina che ho in mano".
"Vai, fai papà".
"Abra-cadabra, Abra-cadì la pallina non sta più qui".
"WOW, ma come hai fatto".
"Mamma mia, ma sei proprio un mago".
"Mamma, mamma, papà ha fatto scomparire la pallina".
"WOW mamma è magooo".

"...e poi il tappeto cominciò a volare su tutta la città".
"Guarda papà come siamo alti".
"Si, fai attenzione a non cadere".
"WOW papà si vedono un sacco di cose".
"Io vedo un sacco di case".
"Io invece vedo un sacco di animali volanti".

"Guarda papà..."
"Ma che cosa?"
"Quellooooo"
"Mi credevo che cosa!"
"WOW è bellissimo"

Se vivi in una città da sempre sporca proprio non ti stupisce un tozzo di pane e un bicchierino da caffè per strada. Una pallina di carta o un tappeto Ikea poi non sono proprio una cosa stupefacente da creare una magia e una cosa che neanche vedi figurati se ti fa dire WOW
Però ho pensato che a Babbo Natale chiederò proprio un mezzo chilo di WOW. Fa bene al cuore, fa bene agli altri e non costa niente: "WOOOW".

domenica 2 dicembre 2012

Mo te lo cucino a papà: Soufflé al cioccolato

La nuova rubrica su Style.it è Mo te lo cucino a papà con le ricette del grande chef Pasquale Palamaro del Ristorante Indaco del Regina Isabella di Ischia.
Questa settimana un cosa buona per i più piccoli e non solo, ma soprattutto un dolce da mangiare a tutte le ore.





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